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Arnad. Mezzo secolo di Tecnomec ma non si culla sugli allori

Compie cinquant’anni e scommette sulla formazione e sull’innovazione Opera nel settore automotive, produce anche componenti per la Ferrari

Amelio Ambrosi
2 minuti di lettura

ARNAD. Nell’anno in cui taglia il traguardo del mezzo secolo di vita, la Tecnomec di Arnad guarda al futuro e punta sulla formazione e l’innovazione, ingredienti indispensabili per continuare a crescere e restare competitivi. L’azienda opera dal 1969 nel campo dell’automotive con competenze nel settore dello stampaggio metalli a freddo, della lastratura e dell’assemblaggio meccanico di componentistica varia.

È specializzata nella lavorazione di diverse tipologie di metallo e sviluppa la manifattura di componenti e moduli in lamiera di medie e grandi dimensioni, offrendo lavorazioni in grado di soddisfare esigenze specifiche e complesse. I clienti sono di tutto rispetto: ad Arnad si producono, tra gli altri, componenti della Ferrari F164 Portofino, della Lamborghini Urus e il telaio del tetto della Ford Fiesta. Un’importante commessa quest’ultima, acquisita nel 2017, con un fabbisogno annuo da parte del cliente di 30mila pezzi. Grazie ad un efficiente rete di infrastrutture e servizi che la collegano ai principali mercati europei, Tecnomec guarda anche alle commesse estere, con particolare attenzione a Germania, Francia, Spagna e Polonia. Ricerca e sviluppo sono alla base della filosofia aziendale.

In quest’ottica, lunedì scorso sono stati presentati ad Aosta i risultati del piano formativo “Tecnomec 4.0: Percorsi di innovazione tecnologica di processo”. Per la realizzazione di questo progetto l’azienda si è avvalsa della partnership di Fondazione Links e di Innovazione apprendimento lavoro Piemonte e della collaborazione del Politecnico di Torino. La necessità di rimanere al passo con i tempi, per non essere tagliati fuori da un mercato sempre più concorrenziale ha spinto Tecnomec, proprio a seguito all’acquisizione della corposa commessa relativa al telaio del tetto della Ford Fiesta, a introdurre tre importanti soluzioni innovative: l’implementazione di una soluzione di stampaggio in linea, la messa a punto di un processo di saldatura su isola robotizzata ad elevata complessità tecnologica e l’introduzione di processi e tecnologie ispirati alla metodologia Lean. Soluzioni che hanno richiesto di integrare le competenze tecniche del personale. Sono così state intraprese undici azioni formative che hanno coinvolto 52 collaboratori (sui 70 in forza all’azienda) per un monte complessivo di 512 ore. «Non è stato facile intrecciare le esigenze produttive ed organizzative con le oltre 500 ore di formazione che hanno coinvolto le persone della nostra azienda - ha dichiarato Alberto Vuillermoz di Tecnomec -. Lo abbiamo fatto perché crediamo che solo attraverso lo sviluppo e il potenziamento delle risorse umane ci si possa garantire quella flessibilità oggi necessaria per adeguarsi ai continui cambiamenti sociali, culturali e tecnologici».

«Iniziamo a vedere i primi frutti del progetto, che ha interessato l’azienda per oltre un anno e mezzo, in termini di incremento produttivo, qualità dei manufatti e contenimento dei costi», ha dichiarato Luca Nicod, direttore di stabilimento di Tecnomec. Motivi di soddisfazione in un anno davvero importante nella storia dello stabilimento della Bassa Valle che si prepara a festeggiare i suoi cinquant’anni di attività. —

Amelio Ambrosi

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