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Arnad, la Tecnomec accelera tra investimenti e assunzioni.

17 Novembre 2023

Ha superato il traguardo del mezzo secolo di vita e guarda al futuro puntando sulla diversificazione della produzione. L’azienda Tecnomec di Arnad, che dal 1969 opera nel campo automobilistico con competenze nel settore della lavorazione a freddo di metalli, dello stampaggio della e costruzione di attrezzature meccaniche, è in crescita. Settanta i dipendenti, di cui 16 assunti negli ultimi otto mesi, cui si aggiungono 27 interinali fissi.
Il rallentamento dell’economia di Germania e Francia, segnalato da Confindustria, insieme ad inflazione e tassi alti, non ha destabilizzato l’azienda di Arnad. «Il nostro fatturato ammonta a circa un milione 300 mila euro al mese – dice Giulio Vuillermoz, amministratore delegato con Mauro Patrucco – All’estero esportiamo circa il 20 per cento, soprattutto in Spagna, Francia, Germania, Brasile. Probabilmente sentiamo meno la volubilità del business perché la nostra è una nicchia per veicoli industriali, camion, ruspe. La crisi colpisce di più il settore dell’automobile». Ma Vuillermoz si muove con prudenza. «Siamo consapevoli che se andasse in crisi un cliente gigante come Iveco, in automatico le conseguenze ricadrebbero anche sulla nostra azienda. Quindi abbiamo pensato a diversificare. Abbiamo affittato un nuovo capannone per realizzare basse serie, meno di 10.000 pezzi al mese, con piegatrice e laser, mentre in genere produciamo da 10.000 a 100.000, fatti di stampo. Meno pezzi, ma di più alto valore aggiunto per ruspe, caterpillar e anche per auto di lusso, come Ferrari». E un nuovo investimento è in programma. «A marzo acquisteremo una nuova isola robotizzata per saldature, a elevata complessità tecnologica, dal costo di 200.000 euro e assumeremo altro personale». Vuillermoz non nasconde che gli anni scorsi non sono stati facili. «Prima i blocchi causati dalla pandemia, poi l’aumento dei costi dell’energia che per un’azienda come la nostra, grande consumatrice di corrente elettrica, incide in modo notevole. Ora preoccupano i tassi di interesse molto alti. Ma non ci scoraggiamo e continuiamo sulla strada intrapresa». E la chiusura del tunnel del Monte Bianco influisce poco. «Ci sarà qualche aumento di costi – conclude Vuillermoz – ma contenuto. I nostri camion vanno prevalentemente verso Pont-Saint-Martin per raggiungere il traforo del Fréjus».
E per la Tecnomec le parole d’ordine continuano a essere: diversificazione della produzione, incremento produttivo, qualità dei manufatti e contenimento dei costi.

Fonte: La Stampa 17/11/2023 di Daniela Giachino

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